Che cosa fa un Escavatorista?
Sicuramente, almeno una volta nella vita, anche tu avrai visto un escavatore all’opera mentre passeggiavi per la città o in aperta campagna; probabilmente, vedendo l’operatore dentro quel macchinario, ti sei chiesto quali siano le sue reali responsabilità e le sue mansioni nell’edilizia.
Ti basti pensare che “escavatorista” è un termine che viene perlopiù associato ai lavoratori che utilizzano un apposito macchinario per scavare o smuovere la terra di una determinata area; tuttavia, professionalmente parlando, il suddetto termine si riferisce ad una ben più ampia gamma di operai.
In questo breve ma interessante articolo, cerchiamo di esaminare da vicino quello che è il ruolo di un escavatorista, analizzando le sue attività in ambito edile e i compiti che gli vengono assegnati in un cantiere, in modo tale da fornirti un quadro chiaro su questo particolare impiego lavorativo qualora tu stessi pensando di intraprenderlo.
Immergiamoci subito!
Escavatorista: perché è importante
Quando pensi ad un cantiere, molto probabilmente, ti vengono in mente ruoli come il capo cantiere, l’elettricista, il carpentiere, il geometra, l’ingegnere e così via; tuttavia, anche l’escavatorista possiede un ruolo di primo piano nell’intera attività di costruzione.
Solitamente, si rende necessario smuovere la terra per la costruzione di edifici o di infrastrutture per gettare le fondamenta e per livellare il suolo a disposizione.
Non solo, l’escavatorista è molto utile anche quando si devono consolidare alcune porzioni di terreno agricolo, rinforzare gli argini di un fiume o ripristinare l’integrità del terreno dopo dei disastri naturali, come le frane o gli smottamenti.
L’escavatorista è indispensabile anche per urbanizzare porzioni di città non ancora civilizzate, posando le infrastrutture per le telecomunicazioni, come la linea telefonica e Internet: questo è reso possibile dal sostanziale scavo e dallo sbiancamento, ossia l’asportazione di ingenti porzioni di terreno e rocce per rendere edificabile il suolo, per poi livellarlo in base alle necessità.
L’apporto dell’escavatorista viene utilizzato sia per lavori all’aria aperta che per quelli in galleria: nel primo caso, prima di ricorrere all’escavatore, si valuta attentamente la profondità e la larghezza dello scavo, mentre la seconda categoria implica tutti quei lavori di impiantistica o di realizzazione delle fondamenta.
Che dire dei macchinari che un escavatorista utilizza?
Escavatorista: i macchinari impiegati
Un escavatorista senza il suo macchinario è un normalissimo operaio manovale: alcuni tipi di lavori, specialmente quelli finalizzati alla realizzazione di opere dalle dimensioni ridotte, possono essere eseguiti anche manualmente, ma nella stragrande maggioranza di casi vengono adoperati diversi macchinari.
Una primissima categoria è rappresentata dagli escavatori cingolati e gommati, i quali possono essere di dimensioni diverse e dotati anche di attrezzature altamente specifiche, come i martelli idraulici o i compattatori.
Esistono poi le pale cingolate e gommate, le quali sono finalizzate al trasporto della terra da e per diversi punti dell’area di scavo, nonché le cosiddette terne, ossia dei macchinari che mixano il funzionamento di un escavatore a quello di una pala.
Inoltre, sono molto importanti anche i bulldozer, escavatori di superficie che vengono usati per aprire una strada tra gli ostacoli che bloccano il passaggio, così come i grader, i quali hanno il compito di scavare e modellare il terreno.
I dumper sono strumenti che vengono usati per trasportare pietrisco, sabbia e ghiaia, mentre le ruspe, classici macchinari escavatori, sono degli aratri meccanici che raschiano il suolo.
Come puoi notare, i macchinari che un escavatorista può utilizzare sono molteplici e diversi tra loro: capisci bene come sia particolarmente importante conoscere nel dettaglio ogni strumento e il suo scopo per poter avere successo nel ruolo affidato.
Pertanto, quali sono le mansioni principali di un escavatorista?
L’escavatorista
Escavatorista: le mansioni e la formazione
La figura di un escavatorista è estremamente professionale, date le tante competenze che deve possedere per poter lavorare in collaborazione con altri ruoli edili.
A livello lavorativo, esso partecipa al lavoro in cantiere come dipendente, ma può prestare servizio anche come libero professionista a chiamata collaborando con diverse aziende e imprese edili.
Il principale compito di un escavatorista è quello di condurre e utilizzare i grandi macchinari succitati rispettando le norme e le procedure di sicurezza previste dall’apposita normativa; a questo scopo, egli partecipa a diversi corsi di formazione che combinano una buona dose di teoria con la pratica, i quali addestrano gli aspiranti escavatoristi non solo sulle nozioni e sulle competenze necessarie per la guida dei veicoli, ma anche sui principi legislativi che devono conoscere per preservare la loro incolumità e quella degli altri.
L’escavatorista non è solo responsabile del lavoro che il suo macchinario svolge, ma è legato doppio filo anche alla sua manutenzione: è tenuto, infatti, a far si che il veicolo che guida sia in perfette condizioni, pulito e messo in sicurezza.
Tra le mansioni di un escavatorista rientrano:
- l’individuazione di impianti sotterranei prima di effettuare i lavori di scavo;
- l’installazione di apparecchi e accessori sui veicoli che necessitano di strumentazioni specifiche in base al lavoro che si deve eseguire;
- l’esecuzione di lavori di manutenzione;
- la conduzione di controlli sulle attrezzature meccaniche che si andranno ad impiegare
Che dire delle competenze che deve possedere un escavatorista?
Tra di esse si annoverano:
- capacità di comunicazione con il pubblico e con gli altri operai;
- capacità di lettura e di interpretazione della documentazione tecnica;
- conoscenza delle normative legislative;
- capacità di operare manualmente con buona coordinazione motoria;
- saper lavorare sulle grandi altezze senza troppi problemi
Se stai pensando di impiegare le tue energie e le tue risorse per arrivare a svolgere questo lavoro, sappi che la formazione è fondamentale per specializzarsi al meglio in tale ambito lavorativo.
Innanzitutto, è doveroso conseguire la patente C ed E per guidare i mezzi con rimorchio; inoltre, è opportuno frequentare corsi di formazione la cui durata varia in base al mezzo che si intende utilizzare.
In linea generale, la componente teorica di tali corsi ha una durata media di 4 ore, seguita dalla parte pratica che varia dalle 6 alle 12 ore; l’attestato che si conseguirà andrà rinnovato a cadenza quinquennale tramite la frequentazione di un corso di aggiornamento.